La letteratura è concepita dallo scrittore come recupero e salvaguardia della vita. L'esistenza vissuta viene sottratta al flusso oggettivo del tempo. Soltanto se l'esistenza sarà narrata o «letteraturizzata» sarà possibile evitare la perdita dei momenti importanti della vita e rivivere nella parola letteraria l'esperienza vitale del passato, i desideri e le pulsioni che nella realtà sono spesso repressi e soffocati. Su questa tesi di fondo si aprono Le confessioni del vegliardo. La vita può essere difesa solo dall'«inetto», dall'ammalato o dal nevrotico, da chi nella società è un "diverso".
La mosca è una raccolta di racconti. Costituisce il quinto volume della raccolta Novelle per un anno. È stata pubblicata per la prima volta nel 1923 presso R. Bemporad & figlio. L'antologia è composta da quindici novelle.
3: Da Cesare ad Augusto
I cinque volumi dell'opera furono pubblicati dal 1901 al 1907, e sono incentrati sulla crisi della Repubblica romana che portò al potere Giulio Cesare e poi l'imperatore Augusto. La fluidità della narrazione assicurò all'opera un clamoroso successo di pubblico, anche all'estero, dove fu presto tradotta e ammirata, ma fu stroncata dagli accademici italiani. Lontano sia dagli impianti storici che privilegiavano le vicende politico-militari sia dalla storiografia critica e filologica, e attento piuttosto alle vicende delle classi in lotta, egli costruì una storia sociale e prese a modello il Mommsen, rovesciando però le conclusioni della Römische Geschichte.
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Antonio Pigafetta ebbe l'avventura di partecipare all'impresa di Magellano e, morto quest'ultimo nella battaglia di Mactan (Filippine), ebbe incarichi di responsabilità riguardo ai rapporti con le popolazioni indigene. Il viaggio di circumnavigazione durò tre anni (1519-1522) e, dopo molte peripezie, dei duecentotrentasette uomini partiti solo in diciotto tornarono in Spagna. Sollecitato da più parti, Pigafetta, che era stato uno dei fortunati superstiti, divenne lo storiografo del 'primo viaggio intorno al mondo'; ricavò, infatti, dai suoi diari e rese pubblica questa 'Relazione' "che, per la precisione e la fedeltà del racconto e la ricchezza di osservazioni sui paesi visitati, costituisce uno dei più importanti documenti della storia delle esplorazioni.
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Novella autobiografica che può essere vista come "romanzo di formazione" permeato di amara disillusione. Si snoda dall'infanzia di fratello e sorella sulla quale incombe la tragedia familiare della morte della madre; infanzia scandita dai colpi incessanti di tosse. Prosegue con la invadente presenza della nuova compagna del padre e la nuova tragedia della morte del neonato fratellastro.
Esclusi è un romanzo del 1937. Carlo Bo così lo valuta: "Uno dei libri più significativi del Descalzo e dell'opera in prosa l'esempio più concreto e riuscito".
Il volume, il XII Tomo della Storia degli Italiani di Cantù, capitoli dal CLX al CLXXIV, prende l'avvio da un'analisi della situazione che si andava a creare ogni volta che il Papa moriva e si doveva procedere alla sua successione. Essendo questa figura, oltre che spirituale, anche temporale, cioè a capo di uno stato, come scrive Cantù:
Una giornata è una novella di Luigi Pirandello del 1935, che dà il titolo alla quindicesima raccolta pubblicata postuma nel 1937 ed è l'ultima delle Novelle per un anno. L'autore agrigentino scrisse questa novella durante l'ultima stagione della sua vita, mentre andava allontanandosi sempre più dalla realtà quotidiana per avvicinarsi alle astratte simbologie surrealiste, di cui tale testo fornisce una prova esemplare.
La vita nuda costituisce il secondo volume della più ampia raccolta Novelle per un anno di Luigi Pirandello.
Questo romanzo è il primo della trilogia Roma gialla che Ferri dedicò all'ambiente corrotto e alla passione per l'intrigo che si svilupparono nella sintesi tra il clericalismo vaticano e il clientelismo fine a se stesso della monarchia, all'indomani dell'Unità d'Italia.
L'elemento narrativo essenziale di questo che fu definito da Montale 'racconto perfetto' è una domanda che l'anziana lavandaia Zelinda vorrebbe porre al vecchio parroco di montagna di Montelice. Su questo esile tema ed esile sfondo D'Arzo costruisce un vero capolavoro da leggere e rileggere e ogni volta apprezzare di più aprendo sempre nuove vie nella ricerca del senso dell'esistenza.
Il quattordicesimo e penultimo volume della estesa Storia degli Italiani di Cantù contiene i capitoli dal CLXXXIX al CXCV. La narrazione storica si conclude qui, ormai contemporanea ai tempi in cui visse Cantù (1804 -1895). Partendo dalla situazione politica intorno alla metà del XIX secolo, minuziosamente esposta nelle varie realtà frammentate della penisola, ma estesa anche di là dei confini italici, l'autore illustra le aspirazioni che nutre la popolazione e le infinite trame che si vanno tessendo.
In questo volume Cantù affronta gli eventi cruciali tra fine '700 e metà '800, primo fra tutti la Rivoluzione francese e le sue ripercussioni soprattutto in Italia. Questo periodo peraltro fu molto fecondo nei diversi ambiti culturali.
Generazioni di giovani lettori in tutto il mondo hanno sognato leggendo questo libro, che è stato tradotto in 174 lingue e che fa parte di una trilogia scritta da Jules Verne intorno al 1870. Nella trilogia, Ventimila leghe sotto ai mari è preceduto da I figli del Capitano Grant e seguito da L'Isola Misteriosa, condividendo con quest'ultimo romanzo il personaggio più celebre, il capitano Nemo, misterioso comandante del sommergibile Nautilus.
Nel romanzo le vicende di Jim sono rievocate da un personaggio di comodo, Marlow che era già apparso in Cuore di Tenebra. Jim, conosciuto sempre con il suo solo nome di battesimo, è un giovane marinaio che svolge la professione di commesso marittimo in vari porti di mari orientali e cambia spesso residenza non appena subodora che qualcosa del suo passato possa essere trapelato.
Nel libro è raccontata da Barzini, nella veste di giornalista accreditato, la durissima battaglia degli Altipiani, che, durante la prima guerra mondiale, nella primavera del 1916, ebbe come scenario gli altipiani di confine tra Veneto e Trentino.
Questo di Croce è probabilmente uno dei testi più importanti tra quelli che hanno potuto esercitare un'influenza sull'idea e sulla vulgata che gli italiani hanno potuto elaborare sulla propria storia. Inoltre troviamo in quest'opera l'espressione dell'identità crociana fra poesia e storia e di quella tra storia e filosofia.
In L'ultima notte, secondo capitolo della trilogia di romanzi Roma Gialla, ambientato a Roma negli anni della fine dello Stato pontificio, l'autore riesce ad esprimere la sua genialità con elementi che precorrono i tempi dello svolgimento di una certa storia letteraria.
In La guerra d'Italia, pubblicato in due volumi, Luigi Barzini, giornalista accreditato, racconta la sua esperienza diretta delle battaglie di terra, di mare e in aria sul fronte italiano nel 1916. Questo qui presentato, Sui monti, nel cielo e nel mare, è il primo volume.
Con questo volume, ricco di dotte appendici, si conclude l'imponente lavoro dello storico, letterato e politico lombardo Cesare Cantù.
Scritta in stile piacevole e brillante, l'opera descrive i campi di battaglia, la vita nelle retrovie, e le peripezie del giornalista, che viene arrestato sia dai francesi che dai tedeschi. In entrambi i casi senza conseguenze.
Scialle nero è un'antologia di racconti di Luigi Pirandello. Costituisce il primo volume della più ampia raccolta Novelle per un anno. È anche il titolo delle prima novella.
Discorso enunciato da Croce il 10 giugno 1923 a Muro Lucano per l'inaugurazione della biblioteca intitolata all'amico Enzo Petraccone, scrittore e giornalista italiano, partito volontario per la prima guerra mondiale in cui trovò la morte nel 1918.